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Integrazione sociale e valorizzazione di un terreno. Sabato 18 giugno, alla Fattoria Sociale Massignan di Brendola, sono stati inaugurati i nuovi orti urbani sociali. Un progetto inclusivo, nato per dare la possibilità di coltivare il proprio orticello anche a chi non è in grado di disporre di un pezzo di terra. All’interno dell’iniziativa, nella quale sono stati protagonisti, oltre che la Fattoria Massignan, il comune di Brendola e la Caritas parrocchiale, Cooperativa Sociale 81 ha avuto un ruolo di primo piano.

Un momento dell’inaugurazione

Dare a tutti la possibilità di coltivare i propri ortaggi

Gli orti sociali di Brendola

Ma cosa sono questi orti urbani sociali? Con il termine vengono indicati appezzamenti di terreno, di dimensioni medio-piccole, collocati in città e assegnati solitamente a persone in condizioni di difficoltà. Queste possono essere, ad esempio, anziani o diversamente abili. L’idea di base è quella di offrire la possibilità di produrre in proprio gli ortaggi, tramite un progetto in grado di promuovere l’integrazione sociale. Oltre a stimolare il percorso di ogni beneficiario verso l’autodeterminazione, gli orti sociali comportano anche un altro vantaggio. L’iniziativa permette infatti di valorizzare un terreno non utilizzato, fornendo altresì alla comunità la possibilità di disporre di prodotti etici e a chilometro zero. Nel caso degli orti urbani sociali di Brendola, si tratta di un appezzamento di terreno diviso in 16 parcelle, di circa 20 metri quadri ciascuna. All’interno, inoltre, sono stati realizzati degli spazi comuni, con erbe aromatiche e frutti di bosco. La realizzazione del progetto è stato un vero e proprio lavoro di squadra. Il compito di individuare i beneficiari è affidato alla Caritas, mentre Coop 81, su incarico della Fattoria Massignan, si è occupata dei lavori di realizzazione.

Il ruolo di Coop 81 nella realizzazione degli orti sociali

Gli operatori del settore verde di Coop 81 si sono occupati della realizzazione della struttura degli orti nel suo complesso, a partire dalla preparazione del terreno, suddivisione delle parcelle e dalla costruzione di un camminamento, realizzato con le traversine ferroviarie in legno di quercia trattato, tagliate su misura. Questa soluzione risponde all’esigenza di essere durevoli nel tempo e adatte al contesto degli orti sociali. Inoltre, sono alla portata di tutti, anche a chi deambula con una carrozzina, evitando rischi di scivolamento, soprattutto quando sono bagnate. Sono poggiate su un apposito letto di dimora che le tiene ferme. Inizialmente il camminamento era previsto a lato degli orti, ma noi di Coop 81 abbiamo suggerito la posizione centrale, in modo che sia a servizio di tutte le parcelle. Questa proposta ci ha permesso di ottimizzare al meglio gli spazi ottenendo una parcella da coltivare in più.

La posa del camminamento

Le altre opere realizzate da Coop’81 sono: l’impianto irriguo degli orti, in modo che ogni parcella sia dotata di un allaccio e di un rubinetto per l’approvvigionamento dell’acqua, la staccionata in legno posizionata su tre lati esterni dell’area interessata, mentre sul lato di confine con la proprietà privata è stata messa a dimora una siepe mista di lamponi e ribes ad uso di coloro che coltiveranno gli orti in questione. Ai margini è stata posta una casetta in legno per il ricovero degli attrezzi ed un gazebo per i momenti di relax e di socializzazione.

La casetta per il ricovero degli attrezzi

“Siamo contenti di aver partecipato alla realizzazione di questo progetto di inclusione sociale – racconta Anna Maraschin, responsabile tecnico di Coop 81 – che permette a coloro che non hanno la possibilità, di coltivare e curare un orto ed uno spazio in comune con gli altri”.  Inoltre, la nostra presenza nei pressi degli orti sociali offre il vantaggio di essere disponibili a offrire suggerimenti e consigli sulla coltivazione degli ortaggi.