Si chiama Paysandisia Archon ed è la principale responsabile del disseccamento di un numero molto alto di palme. Si tratta di una grossa falena di origine sudamericana, avvistata per la prima volta in Europa (precisamente in Spagna) nei primi anni duemila, che successivamente si è velocemente espansa nel bacino mediterraneo, nel decennio scorso è giunta fino ai parchi e giardini del Lago di Garda e oggi è ben presente anche nel Vicentino.
Ma perché questo insetto provoca tali danni? La falena adulta di Paysandisia, detta anche Castnide delle palme o grande Tignola delle palme, nel periodo estivo depone le uova sugli apici di queste piante. Ne nascono numerose larve di grosse dimensioni, che scavano lo stipite della palma per arrivarne al cuore. Di conseguenza, una volta distrutta l’unica gemma apicale, la palma è condannata a morte.
Nei mesi scorsi, il nostro team cura del verde si è accorto che la Palma Nana (Chamerops Humilis) di un nostro storico cliente era stata attaccata dalla Paysandisia, mostrandone i segni caratteristici: foglie nuove con fori allineati, foglie mature con un aspetto cadente e la presenza della “segatura” causata dalla rosura delle larve.
I prodotti chimici sono di difficile applicazione sulle palme e spesso inefficaci. Quindi, per salvare la pianta, abbiamo scelto una tecnica di lotta biologica tramite nematodi entomoparassiti, cioè parassiti dei lepidotteri.
Abbiamo contattato la Geofin, un’azienda nostra fornitrice, il cui tecnico ci ha consigliato l’utilizzo di Nemopalm, un prodotto a base di nematodi della specie Steinernema Carpocapsae. Nel giro di pochi giorni siamo riusciti ad applicare il prodotto sulla palma, ottenendo ottimi risultati.
I nematodi, una volta attivati e distribuiti sugli apici, sfruttano l’umidità presente tra lo stipite fibroso per “nuotare” e ricercare attivamente le larve del lepidottero. Dopo averle raggiunte, le parassitizzano, portandole alla morte.
Questi nematodi sono totalmente innocui per l’uomo, per gli animali domestici e anche per gli insetti utili come api o coccinelle.
Questo, però, non è il solo trattamento a base di organismi utili che eseguiamo nei giardini dei nostri clienti. Già da due anni, infatti, trattiamo con nematodi alcune aiuole infestate da Oziorinco, ottenendo buoni risultati e, al contempo, rispettando l’ambiente e mantenendo un giardino più salubre per il cliente.
Per problematiche legate alla salute delle piante, ma anche per interventi di manutenzione o di realizzazione di giardini e aree verdi, potete contattarci allo 0444697654 o scrivere a verde@cooperativasociale81.it.