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Il ruolo di Coop 81 nell’accompagnare le persone diversamente abili verso questo importante traguardo

“Lo sai che sono in pensione?”. Roberto Siviero, quando incontra qualcuno, lo racconta sempre con grande orgoglio. Ha raggiunto questo traguardo nel 2019, dopo 33 anni di lavoro trascorsi in Cooperativa Sociale 81. È l’esempio di come una persona con sindrome di down possa inserirsi nella società attraverso un’occupazione stabile e possa quindi, come qualunque altro lavoratore, ottenere i requisiti per il meritato pensionamento e il conseguente sostentamento economico.

Roberto con mamma Maria

Roberto vive a Vestenanuova, nel veronese, assieme a mamma Maria, 91 anni. Ha ancora vivi i ricordi dei tanti anni passati nel reparto di assemblaggio di Coop 81. “Ricordo con affetto i miei compagni di lavoro, gli operatori, la segretaria Milena (così definisce simpaticamente la nostra presidente, ndr) – racconta –. Mi piacevano molto gli incarichi che mi venivano affidati, in particolare il fissaggio dei dadi e delle rondelle per gli elettrodomestici. Si stava bene insieme. Quando c’erano i compleanni, si mangiava la torta ed erano bellissime anche le gite, cui partecipavano anche mia mamma e mia sorella”.

E la festa non poteva mancare anche in occasione del suo pensionamento. “Ho portato la torta e ho fatto molte foto con i miei colleghi. È stato veramente molto divertente”.

“Quando negli ultimi anni Roberto vedeva che i compagni più anziani andavano in pensione ci chiedeva quando sarebbe stato il suo turno – ricorda suor Daniela, la sorella –. A causa dell’avanzare dell’età, che nelle persone down porta con sé effetti più accentuati, negli ultimi tempi tornava a casa molto più stanco, soprattutto d’inverno. Quando dall’INPS abbiamo saputo che aveva i requisiti per la pensione, è stata una grande gioia, soprattutto per lui. Non perché non si trovasse bene nel luogo di lavoro, anzi. La desiderava perché la vedeva come una conquista, un motivo di orgoglio, un premio per l’impegno profuso negli anni”.

La principale missione di Coop 81 è proprio quella di accompagnare persone diversamente abili nel loro inserimento e percorso lavorativo e l’ottenimento della pensione è il coronamento di questo viaggio. “Senza il supporto di Coop 81 – prosegue suor Daniela – non sarebbe stato possibile, per noi come famiglia, affrontare con risultati così positivi l’accompagnamento di Roberto. Lì abbiamo incontrato una grande famiglia e altri genitori con cui confrontarci sulle problematiche legate alla disabilità e su come gestirle. In Coop 81 Roberto si è potuto sentire una persona integrata nella società. Si è sempre recato al lavoro autonomamente con l’autobus di linea e anche questa è stata per lui una grande conquista. E anche quando al lavoro si innescavano incomprensioni con i compagni, scaturiva una grande capacità, da parte degli operatori e della presidente, di gestire i conflitti e di far tornare la serenità”.

E allora, caro Roberto, continua a goderti gli anni del pensionamento. Con il tuo impegno e la tua effervescente personalità hai dato tanto alla Cooperativa Sociale 81. Mai riposo fu più meritato!

La festa per il pensionamento di Roberto