La gioia dello stare insieme, al di fuori del luogo di lavoro. Dopo oltre due anni di interruzione a causa della pandemia, è tornato l’appuntamento con la gita della nostra cooperativa. La meta? Il luna park “Ai Pioppi” a Nervesa della Battaglia, in provincia di Treviso. Non un parco giochi qualunque: la sua caratteristica, infatti, è che nessuna delle giostre è alimentata elettricamente. Montagne russe, tagadà, teleferiche e tutto il resto (le attrazioni sono ben 37) sono stati costruiti interamente a mano dal proprietario e funzionano con la sola forza dell’uomo. E se si pensa che utilizzare le giostre sia particolarmente faticoso, non c’è nulla di più sbagliato. Il divertimento è a portata di tutti ed è assicurato!
Per averne conferma, basta chiedere ad una qualsiasi delle circa 50 persone, tra lavoratori, familiari e volontari, che hanno partecipato alla gita, conclusa con un lauto pranzo nell’annessa osteria (dove, per gli ordini, ci è stata gentilmente concessa la “precedenza”) e un giro pomeridiano (condito da un meritato gelato) per le vie del centro di Treviso.
Abbiamo deciso di farci raccontare questa giornata speciale da un gruppo dei nostri ragazzi e la risposta è stata di grande entusiasmo. È stato proprio bello vedere la loro gioia quando hanno saputo che li avremmo “intervistati”. La frizzante Martina, ad esempio dice: “È stata una giornata meravigliosa, accompagnata da un sole stupendo. La mia giostra preferita? Sicuramente le gabbie!”. Le fa eco Franco, che trova amici e parenti dappertutto: “È stato veramente divertente, soprattutto il tagadà. E, in più, ho incontrato un amico che non vedevo da due anni”.
Per Barbara, che è in Cooperativa da circa un anno e che per essere presente all’intervista ha chiesto e ottenuto dai genitori di restare a mangiare nella nostra mensa, è stata la prima gita: “Sono venuti anche mia mamma e mio papà e così ho potuto stare sia con la mia famiglia sia con i miei colleghi”.
Anche la dolce Annalisa era accompagnata: “Sono venute le mie compagne Letizia e Maria Grazia. Pure loro si sono divertite moltissimo, soprattutto sulle cyclette”. Annalisa vive insieme a loro in un appartamento protetto e per lei sono la sua famiglia.
L’esperienza è stata molto apprezzata anche da Francesco perché, spiega, “esco poco alla domenica e quindi è stata un’occasione di svago e di grande divertimento”. Avendo difficoltà di trasporto perché residente lontano dal tragitto del p
ullman, ha potuto ugualmente partecipare alla gita grazie ad una collega che si è organizzata per passare a prenderlo con la propria auto.
“La cosa più bella? – interviene Dimitri – Stare in compagnia!”. Lo conferma anche Franco, che aggiunge: “Al lavoro siamo spesso divisi tra reparti e, quindi, non ci sono molte possibilità di stare tutti insieme. In gita, invece, abbiamo l’opportunità di passare del tempo anche con quei colleghi che in cooperativa frequentiamo poco”.
Dai racconti, insomma, emerge una sensazione su tutte: che la gita mancava molto ai ragazzi di Coop 81, e non solo a loro. “Poterla finalmente riproporre – sottolinea la presidente, Milena Targon – è stata un’emozione per tutti. È bello vedere negli occhi e ascoltare nei racconti dei partecipanti la gioia di una giornata trascorsa in comunità, specialmente da parte dei nostri ragazzi che manifestano con grande spontaneità il piacere dello stare insieme. Come sempre affermiamo, la nostra cooperativa non è solo lavoro, ma è anche e soprattutto una grande famiglia in cui stringere amicizie, con cui vivere esperienze indimenticabili, con cui crescere, tutti insieme. E questo è un bellissimo esempio”.