Il riscatto di una persona cha ha avuto problemi con la giustizia può avvenire anche attraverso il lavoro in Cooperativa Sociale 81. Da diversi anni, infatti, sono in vigore due convenzioni tra Coop 81 e il tribunale di Vicenza: una per le concessioni di periodi di Lavoro di Pubblica Utilità (LPU) e una per la Messa alla Prova (MAP). Ma di cosa si tratta?
Il Lavoro di Pubblica Utilità
Il Lavoro di Pubblica Utilità presuppone che un imputato sia stato condannato a una pena. Per particolari forme di reato, la sentenza può essere convertita in una forma alternativa alla detenzione, ossia, appunto, il Lavoro di Pubblica Utilità, che consiste nella prestazione di un’attività non retribuita a favore della collettività, da svolgere presso lo Stato, le regioni, le province, i comuni o presso enti e organizzazioni di assistenza sociale (come nel nostro caso) o volontariato. Una volta completato il periodo di LPU, il reato viene estinto.
La Messa alla Prova
Anche la Messa alla Prova è, di fatto, un Lavoro di Pubblica Utilità, ma con una sostanziale differenza: la MAP viene applicata in seguito alla sospensione di un procedimento penale, per un periodo stabilito dal giudice nella durata e nei contenuti. Se la relazione conclusiva avrà dato esito positivo, il procedimento penale verrà interrotto e il reato verrà dichiarato estinto. Le mansioni alle quali gli imputati che prestano lavoro nella forma della MAP possono essere adibiti afferiscono a diverse tipologie di attività, tra cui quelle sociali e sociosanitarie (ad esempio a favore delle persone diversamente abili), come nel caso di Coop 81.
Come avviene il coinvolgimento di Coop 81
A contattare Coop 81 può essere direttamente la persona interessata dal procedimento o il suo avvocato. Dopo la richiesta della disponibilità di accogliere la persona per il periodo stabilito dal giudice e il recepimento della relativa ordinanza, l’azienda chiede all’Inail l’apertura di un’apposita posizione assicurativa. Seguendo poi le indicazioni dell’ordinanza, si stabilisce con l’interessato la disponibilità di tempo (anche in base al suo lavoro pregresso) e si prepara un calendario delle presenze (con un apposito foglio firme), che deve concludersi con il termine ultimo stabilito dall’ordinanza per la consegna della relazione finale sull’esito dell’inserimento.
I numeri e le storie
Dal 2022 ad oggi, sono dieci le persone che, tra LPU e MAP, hanno lavorato per un periodo in Coop 81 e una undicesima verrà ospitata nel corso di quest’anno. Oltre a MAP e LPU, esiste un’altra misura che si chiama Affidamento in Prova, ossia la possibilità di scontare un residuo di pena attraverso un lavoro socialmente utile: qualche anno fa abbiamo affiancato una persona che si trovava in questa situazione.
“Negli anni abbiamo vissuto molte belle esperienze – spiega Marta Massignan, che segue questi progetti per conto dell’amministrazione di Coop 81 –. Una di queste persone qualche anno fa si è trovata così bene assieme a noi da scegliere di diventare socia dipendente, un’altra fa parte del Consiglio di Amministrazione, una terza, che lavorava presso un Caf, ha seguito la comunicazione reddituale di alcuni nostri dipendenti. Le persone che vengono da noi sono le più diverse: dall’imprenditore al giovane, fino all’anziano, senza particolari differenze numeriche di genere. Qualche anno fa, ad esempio, è stata con noi una signora di 80 anni, una bellissima e grintosa nonnina che senza paura ha svolto il suo impegno con costanza e puntualità!”.