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Sei pacchi di alimenti e altri beni di necessità per i profughi in fuga dall’Ucraina. Anche Cooperativa Sociale 81 ha voluto dare il proprio contributo in termini di solidarietà, accogliendo la proposta di un collaboratore, Leonida Bileac.

Di origine moldava, Leonida, che lavora in cooperativa da circa 15 anni e vive in Italia con tutta la sua famiglia, proviene dal paese di Cimișeni, situato a soli 80 chilometri dal confine ucraino e diventato uno dei punti di approdo per chi scappa dal conflitto e spera di tornare al più presto nella propria casa.

“In un’ex palestra – spiega Leonida – sono statI finora accolti 70 rifugiati. Ho quindi pensato che potevo fare qualcosa per loro. Prima ho inviato aiuti messi a disposizione dalla mia famiglia, ma poi ho pensato che potevo coinvolgere i colleghi di Cooperativa Sociale 81. E la risposta è stata eccezionale! In un paio di giorni abbiamo raccolto sei pacchi di materiali vari, che sono stati trasportati con un pullman che fa la spola tra Montecchio Maggiore e la Moldavia, compreso il mio paese di origine. Quando arrivano là, gli aiuti vengono presi in consegna dal Comune, che poi li distribuisce alle persone accolte nell’ex palestra. Tutto documentato dalle foto, le quali testimoniano che il materiale è giunto a destinazione”.

Leonida in queste settimane di guerra è in contatto con amici e parenti in Moldavia: “Mi raccontano che i boati dei bombardamenti si sentono fino al mio paese e che i profughi arrivano molto spaventati per quanto sta accadendo”.

Se la guerra dovesse malauguratamente proseguire, Leonida è pronto ad organizzare nuove spedizioni: “Se ci sarà la necessità, proporrò nuove raccolte. Ringrazio l’amministrazione per aver accolto il mio appello e tutti i colleghi per la grandissima generosità dimostrata. È stato veramente bello vedere questo slancio di solidarietà”.