“Quando lavori, il futuro lo vedi più bello, perché puoi fare nuovi progetti. Il mio, ad esempio, è di avere una casa di mia proprietà. Anche piccola, ma mia. E spero che un giorno questo sogno si trasformi in realtà”.
Srdjan, per i colleghi Sergio, ha 52 anni, vive a Lonigo e viene dalla Serbia. È arrivato in Cooperativa Sociale 81 come tirocinante nel 2022, tramite un’agenzia interinale, e dallo scorso luglio è assunto. Ha così ottenuto quella stabilità lavorativa che gli permette di coltivare il suo sogno.
Disabile al 65% a causa di un’artrosi ossea che gli rende difficoltosa la deambulazione, Sergio ha trovato in Coop 81 la sua dimensione.
“Sono occupato nel reparto di assemblaggio – racconta – e ciò mi permette di lavorare da seduto. Così facendo, non sovraccarico le gambe e quindi sto molto meglio. Qui mi trovo benissimo, c’è un altissimo livello di competenze e con i colleghi i rapporti sono sereni”.
Sergio è arrivato in Italia nel 1991 con un permesso di soggiorno umanitario, dopo essere lasciato il suo paese coinvolto nelle guerre jugoslave. Ha fatto lavori saltuari, per poi trascorrere alcuni anni come operaio in una conceria dell’Ovest Vicentino. È lì che ha iniziato a zoppicare e ad accorgersi, quindi, che qualcosa non andava. “Dovevo assolutamente trovare un altro tipo di lavoro – spiega –, che mi permettesse di continuare a guadagnarmi da vivere”. Ecco allora l’incontro con Cooperativa Sociale 81, una realtà che accoglie le persone con disabilità per accompagnarle in un percorso di autonomia e inclusione socio-lavorativa.
“Qui ho veramente trovato il mio equilibrio – afferma –, perché è un lavoro che mi dà grandi soddisfazioni. Nel reparto di assemblaggio ho fatto un po’ di tutto. Insomma, di certo non mi annoio e la curiosità per affrontare nuovi ruoli non mi manca”.
Ma al suo paese di origine Sergio non pensa mai? “Ci sono tornato poche volte per salutare amici e parenti, ma la Serbia non mi manca. Sto molto bene in Italia, dopo una settimana che sono via, già mi manca. Penso proprio che sia uno dei posti migliori in cui vivere!”.
Insomma, il viaggio di Sergio continua, guardando al futuro con ottimismo.