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Note per la loro abitudine di muoversi in lunghe file indiane, nonché per i gravi rischi che rappresentano sia per le piante che per la salute di persone e animali, le processionarie sono degli insetti da non sottovalutare. Lo sa bene la nostra squadra “Cura del verde” e, nello specifico, Manuel Dulmieri, che assieme ai colleghi e in stretta sinergia con la responsabile Anna Maraschin, ha di recente ideato una trappola in grado di catturare le larve di processionaria durante la loro migrazione. Questi lepidotteri, infatti, in primavera si spostano verso il suolo, dove poi creano il bozzolo per mutare in farfalle.

“Un privato, nostro cliente storico, ci ha chiamati per sbarazzarsi di alcuni insetti che stavano infestando i cedri del suo giardino e che potevano rivelarsi pericolosi per i bambini e cani che lo frequentano – spiega Dulmieri –. Il nido di seta, che solitamente i bruchi di processionaria creano per deporre le uova, era troppo in alto, quindi impossibile da raggiungere per eventuali trattamenti. Allo stesso modo, non c’era verso di potare i rami con azioni meccaniche e, così facendo, rimuovere i nidi. L’unica soluzione, dunque, era quella di catturare le processionarie durante il loro viaggio, prima che arrivassero a terra. In commercio, attualmente, esistono delle trappole apposite, ma solo per i pini e per alberi dal tronco più esile. Andava, quindi, fatta su misura”.

Forte dell’esperienza maturata sul campo, e di un guizzo di genio, Manuel ha guidato la sua squadra nella realizzazione di un canale che conducesse le larve verso un sacco, per catturarle. Un’opera completamente artigianale, creata con sezioni di tubo di plastica e nastro adesivo.

“Molti non lo sanno, ma le processionarie possono provocare reazioni allergiche e irritazioni cutanee a causa dei peli urticanti che ricoprono il loro corpo – sottolinea Manuel –. Le conseguenze possono essere anche piuttosto gravi, soprattutto se inavvertitamente si inala, si ingerisce, o finisce negli occhi qualche pelo trasportato dal vento. È, perciò, necessario appoggiarsi a esperti adeguatamente attrezzati e far rimuovere gli insetti prima che qualche bambino o cane ne venga a contatto”.

Insomma, nonostante il cliente fosse privato, questo compito si è rivelato una priorità per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica. L’unità operativa “Cura del verde” della Cooperativa Sociale 81 è a disposizione per lavori di manutenzione e gestione del verde, anche per enti pubblici, tramite appalti.

“Ci occupiamo un po’ di tutto: dalla cura di aiuole, parchi e spazi pubblici, alla realizzazione ex novo di giardini aziendali o privati – sottolinea Manuel Dulmieri –. Siamo 3 squadre, per un totale di circa 12 componenti, anche se i numeri sono abbastanza aleatori, perché è un’attività legata alla stagionalità. Dentro al nostro settore ‘Cura del verde’ lavora stabile anche un collega disabile e, negli ultimi anni, abbiamo seguito diversi progetti di inserimento lavorativo, uno dei quali si è concluso proprio ad aprile, trasformandosi in contratto stagionale”.