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I 40 sono gli anni della piena maturità, se vogliamo della piena consapevolezza del proprio ruolo nel mondo. Ma sono anche gli anni dedicati a nuovi progetti, a nuove prospettive di vita. Anche i nostri primi 40 anni (la cooperativa sociale, come dice il nome, è nata nel 1981) sono più o meno così, ma impreziositi da un ulteriore sentimento: lo stupore!

“Lo stupore – spiega la nostra presidente, Milena Targon – è quello di vivere questo anniversario in un momento estremamente particolare e difficile della storia dell’umanità. È lo stupore di vedere, dopo quattro decadi, una realtà che funziona bene, che riesce a far fronte al proprio scopo sociale, aumentando progressivamente il personale assunto negli anni. È lo stupore che nasce dal saper dare una risposta costante e affidabile ai bisogni di dignità e promozione umana. Senza fare tanto rumore, ma con azioni concrete ed efficaci”.

La nostra presidente, Milena Targon

E, allora, la domanda sorge spontanea. Come saranno i nostri prossimi 40 anni?

“Affrontare il futuro crea indubbiamente un senso di timore – afferma la presidente -, ma con le forze che abbiamo la fiducia non può mancare. In passato abbiamo affrontato diversi cambiamenti e negli ultimi vent’anni abbiamo avuto una crescita graduale in termini di assunzioni, fatturato e lavorazioni. Nei prossimi anni mi auguro che la cooperativa possa sostenere molte altre persone: non soltanto quelle evidentemente svantaggiate, ma anche quelle che, non certificate, vivono comunque situazioni di difficoltà e magari si vergognano di chiedere aiuto. Faccio un esempio: negli ultimi anni abbiamo assunto cinque persone non disabili che erano molto vicine alla pensione, ma che non riuscivano a trovare lavoro perché provenienti da un lungo periodo di disoccupazione o perché le loro attività si erano malamente interrotte. È il ruolo di promozione umana a 360 gradi a cui vogliamo assolvere, perché nel mondo odierno non è così scontato dare una mano a chi ha bisogno”.

Tante le persone da ringraziare per questo lungo cammino: “Innanzitutto chi 40 anni fa ha avuto il coraggio di iniziare questa avventura: Giampaolo Rigo, Lino Fracasso, Giuseppe Castagna, Candido Frigo, Flaviano Caldonazzo, Giustiniano Cattani, Giovanni Sinico, Guido Paolini, Lucillo Fochesato, Sante Cisco, Ottaviano Cecchinato, Severino Carletti. Poi tutti coloro che hanno avuto altrettanto coraggio e responsabilità nel portarla avanti, i volontari, tutti i nostri collaboratori, tutte le persone e le aziende che hanno creduto in noi e che si sono affidate ai nostri servizi e le istituzioni, in primis il Comune di Montecchio Maggiore”.

La pandemia ha di fatto finora impedito grandi festeggiamenti per il nostro quarantennale, ma alcune novità hanno comunque celebrato questo importante anniversario: “Prima delle ferie abbiamo voluto lasciare a tutti i nostri collaboratori un segno che restasse e che potesse essere portato anche fuori dal luogo di lavoro. E così è nata l’idea delle magliette celebrative, che hanno riscosso un grande successo. Riportano il nostro logo rinnovato, che è una delle azioni comunicative su cui abbiamo deciso di investire, assieme al nuovo sito (con una sezione news che sarà alimentata più assiduamente) e all’emozionante video e campagna fotografica a sostegno del 5×1000. Il periodo di pandemia ci ha fornito nuovi stimoli sotto questo aspetto, perché siamo convinti che comunicare meglio i nostri valori e le nostre capacità lavorative sia il modo migliore per valorizzare i nostri passati e prossimi 40 anni”.

Ah… e le magliette? Guardate quanto sono belle…