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Non dimentichiamoci, durante l’autunno, di curare il giardino. «L’autunno è una seconda primavera, quando ogni foglia è un fiore». Questo aforisma di Albert Camus dipinge a meraviglia l’essenza della stagione, con i suoi colori che sfumano dall’ocra al magenta. Eppure, spesso, si tende a sottovalutarne l’importanza per quanto riguarda la manutenzione di prati e altre aree verdi. «L’autunno è forse la stagione più bistrattata da chi frequenta il giardino – spiega Manuel Dulmieri, operatore del settore verde di Cooperativa Sociale 81 -. Passata l’esplosione di vitalità e colori della primavera e le serate all’aperto dell’estate, ci si dimentica dell’avvio al riposo invernale. In realtà l’autunno è una stagione molto importante per il giardino, e non andrebbe affatto sottovalutato».

Una pianta d’autunno guadagna un anno

La cura del giardino d’autunno non riguarda solamente l’estetica, anzi, si tratta di un’operazione strategica per diverse ragioni. «Innanzitutto – prosegue Dulmieri – l’autunno è il tempo dei nuovi impianti. In questa stagione, infatti, molte piante sviluppano nuove radici, sfruttando l’umidità del terreno. Si tratta di piante da frutto, alberi, cespugli rustici e prati. Piantati in questi mesi, avranno molto più tempo a disposizione per far crescere e sviluppare le nuove radici, prima dell’arrivo dell’estate. Non per nulla i nostri anziani dicevano che, una pianta piantata in autunno, guadagna un anno. Per lo stesso motivo sono importanti le concimazioni autunnali del giardino. Poco azoto, per non rendere troppo “tenera” la pianta, e una concentrazione più alta di potassio, per le sostanze di riserva. Infine, il fosforo, per lo sviluppo radicale».

Arieggiare i prati per renderli più verdi

In autunno, la cura del prato va a determinare le stagioni successive. Fondamentale, per garantire un bel verdeggiare, è l’arieggiatura. «In autunno bisogna prendersi cura anche del prato – continua Manuel -, soprattutto se non trattato con diserbi. In questa stagione le infestanti estive come il pabbio o l’euforbia muoiono, lasciando il terreno libero. Una bella arieggiatura, per eliminare il materiale morto, e una risemina con terriccio e fertilizzante renderanno il prato più folto. In tal modo, inoltre, sarà anche più resistente all’attacco delle erbacce dell’anno successivo. Bisogna infine ricordare anche la pulizia. L’erba del prato, infatti, soffre a rimanere troppo tempo sotto una coltre di foglie secche. La soluzione è rastrellare e portare via frequentemente le foglie degli alberi cadute sul prato, per mantenerlo sano, folto e verde».