“Per noi è come l’ottenimento di una pagella fatta solo di ottimi voti. È un controllo che certifica che siamo sulla buona strada, a garanzia della qualità del servizio che offriamo ai nostri utenti e ai nostri clienti”: la nostra Presidente, Milena Targon, commenta così il positivo risultato della revisione annuale recentemente effettuata nella nostra sede da Confcooperative. Si tratta di un adempimento stabilito dal decreto legislativo n. 220 del 2 agosto 2002, il quale disciplina le norme in materia di vigilanza sugli enti cooperativi. Un’attività di controllo che viene esercitata dal Ministero dello Sviluppo Economico tramite gli oltre 450 revisori di cui, appunto, Confcooperative si avvale sul territorio nazionale.
“Solo per fare alcuni esempi, il revisore controlla il libro soci, i libri contabili, la correttezza dei certificati di disabilità dei nostri collaboratori, il regolamento interno, lo statuto e molti altri parametri inerenti alla nostra attività – spiega la Presidente – e questo allo scopo di certificare che abbiamo effettivamente tutti i requisiti per essere qualificati come cooperativa Onlus di tipo B. È, insomma, un’attestazione di trasparenza e corretta osservanza delle norme che disciplinano il nostro settore. E non è così scontato ottenere dalla revisione un esito positivo, perché i paletti da rispettare sono piuttosto severi e specifici”.
Ma non si tratta di uno sgradevole impiccio, anzi: “È un controllo che siamo orgogliosi di affrontare – prosegue Milena Targon – perché ci dà la consapevolezza di fare bene il nostro lavoro e, soprattutto, di perseguire correttamente il nostro fine ultimo: costruire dignità e autonomia attraverso il lavoro, a favore di persone svantaggiate e non”.